Aggiornamenti da New York Conferenza ONU

” Agenda 2030, fare  di più e fare più in fretta” , È questa la frase che di bocca in bocca è stata pronunciata dai rappresentanti dei 164 paesi ratificanti la Convenzione  ONU per i diritti delle persone disabili.  Forte il monito del rappresentante del Forum Europeo per la disabilita’ “Eurpean Disability Forum” che ha fatto una attenta analisi sui primi dieci anni della Convenzione, dove purtroppo prevale ancora una forte  minoranza di rappresentanza  femminile. I diritti delle persone disabili sono sia degli uomini che delle donne ma queste ultime, ancora non hanno una giusta rappresentanza negli organismi  internazionali. Prova ne è la nomina di due sole donne su sette  nomination nel rinnovato bureau del CRPD. Tutti i paesi parte  hanno investito risorse economiche ,  che hanno migliorato e implementato una nuova e più garante accessibilità ai servizi delle comunità di appartenenza. La strada è gia presa, e gli obiettivi oggi sono sempre di più vicini . Un plauso, in questo senso va alla vicina Italia, che ha approvato la  legge per il “dopo di noi”
Come diceva  Sant’Agostino ” le parole insegnano, gli esempi trascinano, solo i fatti danno credibilità alle parole.”

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