Il Comitato Italiano Paralimpico riconosciuto Ente Pubblico al pari del CONI

Press-IN anno VII / n. 1808L’Agenzia di Redattore Sociale del 04-08-2015Il
> Comitato italiano paralimpico riconosciuto ente pubblico
> Il Cip viene scorporato dal Coni e riconosciuto ente autonomo di diritto
> pubblico. Il presidente Pancalli: “Una svolta culturale per il Paese. Ora più
> agevole interloquire con pezzi dello Stato del comparto socio-sanitario e con
> la scuola”.
>
> ROMA. Si apre una nuova stagione per il Comitato italiano paralimpico che,
> come sottolinea il presidente Luca Pancalli in una nota, avrà rapporti
> facilitati con gli altri enti pubblici attivi nel comparto socio-sanitario,
> come con la scuola, per incentivare progetti di promozione e avviamento alla
> pratica sportiva. Nella seduta di stamani, 4 agosto, infatti, il Senato ha
> approvato con 145 voti favorevoli e 97 contrari il ddl 1577B, recante deleghe
> al Governo in materia di riorganizzazione delle Pubbliche amministrazioni,
> all’interno del quale l’art.8 prevedeva, in ragione delle specificità dello
> stesso, lo scorporo del Cip dal Coni e il suo riconoscimento quale ente
> autonomo di diritto pubblico. Il provvedimento era stato licenziato dalla
> Commissione Affari costituzionali venerdì 31 luglio scorso. Adesso, perché
> l’iter sia definitivamente compiuto, occorrerà attendere i necessari decreti
> attuativi che daranno sostanza e piena operatività al riconoscimento.
>
> “Esprimo tutta la mia soddisfazione per un momento epocale – ha detto Luca
> Pancalli appena appresa la notizia -, sognato da molti anni, rincorso con
> impegno e tenacia quotidiani: il riconoscimento del Cip quale ente pubblico
> non è un passaggio solo formale, ma un atto politico sostanziale, di cui
> ringrazio sentitamente il Parlamento e il Governo. E’ stata riconosciuta la
> dignità di un movimento che opera a vantaggio della collettività, che svolge
> una funzione di servizio sociale”. Ha proseguito: “Oggi non si chiude un
> percorso, se ne apre uno: grazie a questa nuova veste giuridica, che ci
> equipara di fatto al Coni, sarà più agevole ed efficace l’interlocuzione del
> Cip con pezzi dello Stato attivi nel comparto socio-sanitario e con la scuola,
> per dare impulso sull’intero territorio nazionale a progetti di promozione e
> avviamento alla pratica sportiva delle persone con disabilità. Senza
> dimenticare l’attività strettamente agonistica e le azioni a supporto degli
> atleti top level interessati dalla partecipazione ai Giochi paralimpici, in
> primis, e alle maggiori competizioni internazionali, ed il sostegno a tutte le
> Federazioni sportive e discipline associate, gli enti di promozione e le
> associazioni benemerite riconosciute dal Cip”.
>
> In conclusione, plaude ad una vera e propria svolta culturale del Paese,
> sancita da questo riconoscimento: “Da oggi, quello che era il sogno visionario
> del movimento paralimpico, quello della piena integrazione attraverso lo sport
> e delle pari opportunità per tutti i disabili, diventa presa di coscienza e
> istanza pubblica, un’assunzione di responsabilità collettiva”.

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