LE CONSIDERAZIONE DEL NUOVO DIRETTIVO DEL COMITATO PARALIMPICO
LE CONSIDERAZIONI DEL NUOVO DIRETTIVO DEL COMITATO PARALIMPICO: “CHI FA FINTA
CHE NON ESISTIAMO METTE IN SECONDO PIANO I DIRITTI DELLE PERSONE CON DISABILITÀ”
Si è svolta martedì sera l’Assemblea del Comitato Paralimpico Sammarinese per il rinnovo del Consiglio Direttivo, come previsto dallo statuto. Ecco la composizione del nuovo Consiglio Direttivo, formato da 5 membri:
– Presidente: Daniela Del Din
– Vice Presidente: Franca Fresi Stolfi
– Segretario: Maria Rita Morganti
– Tesoriere: Luigina Gennari
– Membro: Giorgio Urbinati
Nell’imminenza di un appuntamento clou come i Giochi dei Piccoli Stati, il Direttivo del CPS ritiene opportuno condividere le considerazioni che seguono:
Proprio quando sta per cominciare la settimana dei Giochi dei Piccoli Stati d’Europa, dove lo sport sarà protagonista indiscusso e avremo il piacere di veder sventolare nel nostro Paese le bandiere delle nove nazioni partecipanti, il Comitato Paralimpico Sammarinese crede sia doveroso fare alcune riflessioni.
Il Comitato Paralimpico Sammarinese è ufficialmente riconosciuto dal Comitato Paralimpico Internazionale, così come lo è il Comitato Paralimpico Italiano (CIP), ma al contrario di quello che succede in Italia, dove il CIP è stato riconosciuto come Ente Autonomo, a San Marino è tuttora formato da un gruppo di volontari che si battono ogni giorno per il rispetto dei diritti delle persone con disabilità, nella totale indifferenza delle nostre istituzioni.
Alla luce di questa situazione, che perdura ormai da anni e che non ci porta ad essere ottimisti, visto il muro di totale indifferenza o scarsa conoscenza con il quale ci troviamo a combattere quotidianamente, ci chiediamo come un ragazzo o una ragazza che voglia praticare sport seriamente possa pensare di iniziare un percorso sportivo, che come si sa deve essere programmato e supportato in maniera concreta.
Ci chiediamo se queste persone, che fanno finta che il Comitato Paralimpico non esista, possano pensare che una persona con disabilità non debba e non possa praticare uno sport come tutti; spesso ci chiediamo se ancora oggi possano esistere queste barriere mentali, ci sembra impossibile, ma alla luce dei fatti probabilmente è così.
Chi ha la volontà ed il piacere di praticare uno sport può trarne solo dei benefici, sia fisici che mentali, in maggior misura chi ha delle disabilità potrà trarne ancora maggiori benefici.
Questo purtroppo è quanto succede oggi nella nostra piccola Repubblica, dove si decanta tanto che San Marino sia stata una delle prime nazioni a ratificare la Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità, ma dove gli stessi diritti delle persone con disabilità vengono messi in secondo piano. E’ questo l’anacronismo – a nostro giudizio assai grave – del nostro tempo.