IL BILANCIO DELLA TAPPA DI SAN MARINO DEL GIRO D’ITALIA

IL BILANCIO DELLA TAPPA DI SAN MARINO DEL GIRO D’ITALIA

DI HANDBIKE. DEL DIN: “IN TANTI CI HANNO FATTO I COMPLIMENTI, GRAZIE A TUTTI QUELLI CHE CI HANNO SOSTENUTO, MA SERVE UN’APPROFONDITA RIFLESSIONE PER DECIDERE SUL FUTURO”

La consapevolezza di aver ancora una volta superato l’esame a pieni voti, ma anche la necessità di un’attenta riflessione in prospettiva futura. A una settimana dalla tappa di San Marino del Giro d’Italia di HandBike 2015, con la novità della prova del 1° Paracycling Italian Tour, andate in scena domenica 12 luglio sul circuito di Fonte dell’Ovo (con quartier generale al Centro Studi), con Simone Baldini, nazionale italiano di triathlon paralimpico e handbike, nei panni di testimonial e starter, a mente fredda è tempo di consuntivi per il Comitato Paralimpico Sammarinese, che per il terzo anno consecutivo ha portato sul Titano questa prestigiosa manifestazione.

“Non possiamo che essere soddisfatti del fatto che anche in questa occasione l’evento, per la prima volta arricchito dalla gara del PIT e dal Pasta Party curato interamente da noi, sia andato molto bene – sottolinea Daniela Del Din, presidente del Comitato Paralimpico Sammarinese nel tracciare un primo bilancio – I membri del Comitato Organizzatore sono stati contenti di ogni aspetto, è stato in linea con quello dell’edizione 2014 il numero dei partecipanti, con familiari e accompagnatori al seguito, che hanno apprezzato il percorso e soprattutto l’organizzazione complessiva: non a caso nei giorni scorsi abbiamo ricevuto numerose mail di complimenti. Ecco perché è doveroso da parte nostra un ringraziamento a tutti coloro che ci sostengono, sia finanziariamente ma anche fisicamente, in primis tutti i volontari che sono stati diverse ore sotto al sole: indubbiamente la buona riuscita della manifestazione è stato il risultato di un lavoro di squadra. Siccome siamo tutti “volontari”, la parola stessa dice che ognuno di noi ha una propria occupazione che ci permette di vivere, di conseguenza l’organizzazione di questa manifestazione per noi che facciamo altri lavori risulta molto impegnativa. Forse pochi lo sanno ma la macchina organizzativa inizia nell’autunno dell’anno precedente, per poter far si che ci siano le risorse necessarie ad allestire la gara del luglio successivo”.

L’ex campionessa di tiro a volo prende fiato un attimo e poi approfondisce con precisione il concetto. “Diciamo questo non perché vogliamo sentirci dire che siamo bravi, ma unicamente per far capire che noi crediamo in quello che facciamo – le parole di Daniela Del Din – e crediamo fermamente che queste manifestazioni possano far capire che lo sport è sport a 360°, cioè non è lo sport per il povero disabile che dobbiamo far contento e battergli le mani ma è vero agonismo, come ha evidenziato anche Melissa Milani, presidente del Comitato Paralimpico Emilia Romagna con cui abbiamo una sintonia di vedute. Sfido chiunque a salire su una handbike e correre con le braccia per un’ora, se non si è allenati è impossibile farlo anche per soli 5 minuti, oppure andare in bicicletta con una gamba sola…. Quindi è ora di finirla con questo buonismo, vero o finto che sia, questi sono atleti e meritano lo stesso rispetto di tutti gli atleti del mondo. Sarebbe il caso di smetterla di dividere lo sport in  serie A o serie B, tutti gli esseri viventi del mondo hanno il diritto di praticare sport, e lo ribadisce anche la carta olimpica del CIO. Sarebbe stato un bel momento se il Segretario allo Sport, Teodoro Lonfernini, fosse venuto a premiare anche i vincitori del Giro d’Italia di Handbike oltre a quelli del rally, conclusosi sempre domenica 12, visto che era una delle Segreterie di Stato che patrocinavano l’evento e dopo le belle parole pronunciate durante la conferenza stampa di presentazione. Non è una critica verso il Segretario, più che per noi del Comitato Paralimpico la sua presenza sarebbe stata un segnale importante soprattutto per coloro che sono stati premiati, aggiungendosi a Luciano Scarponi in rappresentanza del Cons e a Leo Achilli, presidente del Panathlon Club San Marino, che è anche sponsor del CPS. Detto questo, penso che bisognerebbe avere un po’ di vero rispetto per tutti, perché siamo tutti uguali, cieco, sordo, muto, ricco, povero…..Siamo tutte persone che amano, piangono, credono ma soprattutto vivono!!”.

Il Giro d’Italia Handbike 2015 ripartirà a Bardonecchia domenica 2 agosto, per poi toccare Castel di Sangro il 6 settembre, Albenga il 20 settembre prima del gran finale a Milano domenica 18 ottobre quando saranno assegnate le definitive maglie Rosa (abbinata al nome di Carige) nelle varie categorie maschili e femminili e la Maglia Bianca Davigel per il migliore dei giovani nella classifica a punti. Momento clou al quale verranno probabilmente invitati anche gli organizzatori della tappa sammarinese, archiviata con successo.

“Adesso ci riposiamo un po’, ma già da settembre saremo pronti a ripartire con gli altri nostri progetti in essere, a cominciare da quello che coinvolge i giovani allievi delle scuole. Per quanto riguarda il Giro d’Italia di Handbike, dovremo valutare con molta attenzione prima di prendere una decisione per il futuro, considerando quelli che sono i costi economici per ospitare questa manifestazione e il gravoso impegno in termini di energie personali. In sede di conferenza stampa il Segretario di Stato Francesco Mussoni aveva buttato là la proposta di un ‘Giro d’Italia e di San Marino’, un’idea sicuramente suggestiva, se magari abbinata in concreto alla tappa di apertura o di chiusura di questo tour nella Penisola, così da coinvolgere anche le scuole e anche altre realtà del territorio. Però perché da sogno possa divenire realtà servono fatti concreti in tal senso… In ogni caso il Comitato Paralimpico Sammarinese continuerà con il massimo impegno il proprio lavoro – conclude Daniela Del Din – e ringrazierà sempre coloro che lo aiuteranno e sosterranno in qualsiasi modo”.

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